FotografArte - Enrica Noceto

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Arteingrotta 2010

ArtProget

I COLORI DI MISSONI NELLA GROTTA DI BOSSEA
INSIEME ALLE OPERE DI DARIO GHIABAUDO, LORENZO GIUSTO ACQUAVIVA, ALESSANDRA ZORZI ED ENRICA NOCETO

Domenica 5 settembre 2010 alle ore 11,30, si inaugura  "Arteingrotta 2010", una eccezionale mostra permanente di opere d'arte allestita nel fantastico scenario della Grotta di Bossea nel comune di Frabosa Soprana in Val Corsaglia, in provincia di Cuneo.
A cura  di Martina Corgnati, vede, quest'anno, il coinvolgimento di prestigiosi artisti: Luca Missoni, Dario Ghibaudo, Lorenzo Giusto Acquaviva, Alessandra Zorzi ed Enrica Noceto, che è anche ideatrice del progetto.

Altre cinque opere  vanno ad aggiungersi a quelle già  posizionate, un anno fa circa, negli angoli più suggestivi della Grotta di Bossea, perfettamente inserite in uno scenario naturale antico di millenni, e rappresenteranno un ulteriore motivo di interesse per visitare uno dei luoghi più interessanti del cuneese.
"Arteingrotta": è questo il titolo della splendida Galleria permanente di arte contemporanea che  ha preso forma già nel giugno 2009 grazie all'idea di Enrica Noceto, artista ligure e al contributo critico di Martina Corgnati, critica d'arte di respiro internazionale,  con il coinvolgimento di un primo  gruppo di artisti liguri e piemontesi: Franco Bratta, Gianni Busso, Silvia Calcagno, Aurelio Caminati, Claudio Carrieri, Roberto Gaiezza, Gianni Celano Giannici, Roberto Giannotti, Adriano Leverone, Claudio Manfredi, Tullio Mazzotti, Enrica Noceto, Aldo Pagliaro, Salvatore Pino, Ylli Plaka, Francesco Preverino, Lucrezia Salerno, Carlo Sipsz, Giorgio Venturino, Guido Vigna.

Nell'edizione 2010 nomi importanti come Luca Missoni, Dario Ghiabudo, Lorenzo Giusto Acquaviva, Alessandra Zorzi su invito della stessa Enrica Noceto e su indicazione  di Martina Corgnati hanno risposto generosamente a questo progetto, probabilmente unico al mondo, con la donazione della propria opera.

"...Si può quindi parlare di un magnifico esempio di Land Art che inserisce questo evento in un contesto internazionale di alto profilo. Ma i pezzi donati dagli artisti che andranno a collocarsi tra le stalattiti e le stalagmiti della grotta di Bossea pongono altri spunti per riflessioni più profonde che vanno oltre le pur corrette e necessarie codificazioni del gergo critico. Come si fa a non pensare a questo luogo, alla grotta, alla caverna, quale primissima grande tela, come abbiamo visto in tanti luoghi in Europa e nel mondo, a disposizione di quei nostri antenati che, con la gestualità del loro segno, hanno rappresentato i loro rituali, le loro paure, il mondo che li circondava e quello dell'aldilà, la loro vita quotidiana, la caccia, il fuoco, e in definitiva le loro emozioni? Oggi si compie un viaggio nel tempo straordinario. Siamo tornati lì, in quella primissima "galleria" d'arte, con l'opera di artisti di oggi, in questo spazio della mente dove il lasso di tempo occupato dal genere umano è brevissimo, un piccolo trattino a penna preceduto da una striscia lunghissima di ere geologiche che si misurano in milioni di anni. E' importante questo confronto con quello che pare essere l'infinito. Perché oggi il nostro sguardo non è più semplicemente rapito dalla bellezza degli scenari creati dalla natura nella fantastica grotta di Bossea, ma è pervaso anche da una inquietudine sottile, legata alla consapevolezza sempre più presente nell'immaginario collettivo di un pianeta che soffre, molto probabilmente, anzi, quasi certamente per causa nostra. E allora vedere delle opere di artisti contemporanei in una grotta rappresenterà per tutti coloro che verranno a Bossea un momento di emozione per l'arte e di attenzione e sensibilità per una natura oggi da difendere in tutte le sue risorse. E' bello che questo messaggio parta da una terra così ricca di valori e di storia come il Piemonte e il Cuneese in particolare. Grazie alla generosità degli artisti, che è alla base di questo progetto, è più semplice spiegare perché, oggi come ai tempi di quelle ditate di ocra che disegnavano figure di uomini e animali in movimento sulle pareti delle caverne, è così importante fare arte, per ritornare a sentire il respiro del mondo, per ritrovare l'antica armonia con la natura." (R.Giannotti)

 
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